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Opinione scritta da: Redazione 10:33:03 09-03-2011
Il Carnevale, conosciuto fin dallantichità nella sua tradizionale formula del mascheramento, ha una serie diversa di significati, che potrebbero risolversi del rovesciamento degli opposti. Questa festa è conosciuta in tutto il mondo, grazie alle sue maschere e ai carri allegorici, i cui impianti scenografici fanno spesso sognare.
Perché mascherarsi e quali sono le principali maschere italiane? Un significato religioso è alla base del carnevale antico, e la maschera rappresenta un modo per uscire dal quotidiano. I protagonisti di questa festa diventano maschere come Pulcinella, Pierrot e Meneghino, Balanzone, Arlecchino e Pantalone, Brighella, Colombina e Gianduia.
Pulcinella: Figura goffa e buffa, pare originaria di Napoli ed è una delle più popolari maschere italiane. Il suo nome viene da polene, che in napoletano significa piccolo pulcino o pulce. Impertinente, chiacchierone, ama il dolce far niente, ma anche mangiare e bere. Ha un costume bianco con camiciotto e calzoni larghi, un cappello a punta e mascherina nera con naso adunco e porta con sé un mandolino.
Pierrot: vestito di bianco come Pulcinella, ha una giubba e dei calzoni in lucida seta e un ampio colletto bianco, corredato da una papalina. Ha un volto pallido e triste, da innamorato malinconico con una lacrima nera sul viso. È il più intelligente e sveglio dei servi.
Meneghino: milanese generoso e colto, deride i difetti degli aristocratici. Nato nel 500, la domenica accompagnava le nobildonne a passeggio o a messa. Ha un cappello a tre punte e parrucca con codino alla francese, calzoni corti e calzettoni a righe rosse e bianche.
Balanzone è di Bologna e prende il nome dalla bilancia, che è il simbolo della giustizia nei tribunali. Personaggio brontolone e pedante, è dotto e sapiente, ma conclude poco. Ha un cappello nero a falde, collo importante in pizzo, panciotto e pantaloni neri. Porta i baffetti allinsù.
Arlecchino: il servo bergamasco, lazzarone, in perenne litigio col padrone. Ha un carattere furbo e si caratterizza per il vestito fatto di pezze colorate con pantaloni larghi e un cappellaccio col pennacchio e una maschera sugli occhi.
Pantalone: abile mercante veneziano, avaro e lussurioso, insidia le servette. Il nome deriva dalla definizione Pianta Leone, a indicare chi, con la scusa della conquista di nuove terre, piantava la bandiera veneziana su ogni terra che incontrava. È vecchio e ha uno zuccotto con giubba e calzamaglia rosse, e un mantello nero.
Brighella: con Arlecchino, è il servo della commedia dellarte. Bergamasco di mille mestieri, è furbo, malizioso, e bugiardo. Ha giacca e pantaloni con galloni verdi, mantello bianco a strisce verdi e maschera e cappello neri.
Colombina: servetta veneziana fidanzata di Arlecchino, è vanitosa e civetta. Indossa una cuffietta, un corpetto stretto e scollato con maniche a sbuffo, gonna arricciata e grembiule. Giovane e arguta, è abile negli intrighi.
Gianduia è una maschera torinese e prende il nome dalla cioccolata gianduia e dal cioccolatino Gianduiotto. Intenditore di vini, ha una passione per le osterie e la buona tavola. Veste un costume marrone bordato di rosso, col panciotto giallo e calze rosse. Nasce a fine 700.

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Vantaggi: il carnevale è conosciuto fin dai tempi storici
, apprezzata moltissimo dai bambini
Svantaggi: non è apprezzato da tutti
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Tag: carnevale festività maschere di carnevale
Categoria: Eventi
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