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Opinione scritta da: Redazione 21:32:09 02-12-2010
L’ Alzheimer è una forma si demenza presenile . Invecchiando la maggior parte delle persone , soffre in qualche misura di atrofia celebrale , accompagnata da un rallentamento dei processi mentali . Quando l’atrofia progredisce oltre un certo livello , l’ individuo viene colpito da demenza senile . In genere questa condizione si instaura attorno o anche oltre i 70 anni . In alcune persone , fortunatamente poche , tali cambiamenti si manifestano molto più precocemente . Il morbo di Alzheimer è la conseguenza di questo tipo di atrofia e la ragione della sua comparsa non è ancora ben nota . Questa malattia comporta a una progressiva distruzione delle cellule celebrali rendendo impossibile per il malato svolgere una vita normale . Si ha infatti una vera e propria riduzione del volume nonché del peso del cervello . Generalmente i sintomi si presentano tra i 30 e i 50 anni d’età e sono tipici della demenza senile : a periodi di amnesia si succedono stati di irritabilità e di mancanza di razionalità . A volte la ” mild cognitive impairment ” (MCI) può precedere l’ Alzheimer , causando un primo calo nelle prestazioni di tipo funzionale . La fase iniziale è comunque caratterizzata da amnesie che in un primo momento riguardano episodi della vita quotidiana , successivamente può poi essere anche interessata quella che è la memoria semantica e procedurale . Nella fase avanzata il soggetto viene poi colpito da allucinazioni , depressione , ansia e comportamenti instabili. Il morbo di Alzheimer comporta una progressiva distruzione dei neuroni , dovuta essenzialmente alla betamiloide , una proteina che si colloca tra i neuroni .Purtroppo attualmente non esistono cure specifiche, anche se vengono prescritti farmaci vasodilatatori per aumentare l’apporto di sangue al cervello . Inoltre poichè la malattia provoca una diminuzione di acetilcolina , si cerca quanto meno di riportare i livelli fisiologici del paziente ad uno stato normale . Non potendo somministrare direttamente l’ acetilcolina , a causa della sua instabilità , vengono usati gli inibitori della colinesterasi, che sono degli enzimi che non fanno altre che catabolizzare l’ acetilcolina . Si possono impiegare anche la psicoterapia e gli antidepressivi , oppure svolgere della musicoterapia ed arteterapia per risollevare l ‘ umore . Anche l’ attività fisica può essere utile . Un fattore molto importante in queste situazione è comunque l’ affetto e l’ amore nei confronti del malato .
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