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Opinione scritta da: Redazione 10:33:54 20-12-2010
Ogni giorno luomo produce miliardi di sogni. Perché sogniamo? Quale significato hanno i nostri sogni? Si tratta di un campo scientifico in cui, attualmente, si sa ancora poco, quindi si tiene conto di diverse teorie, nessuna delle quali accertata.
Circa centocinquanta anni fa, il francese Alfred Maury sostenne che i sogni fossero determinati da stimoli che giungevano dallesterno. Una notte, infatti, gli era successo un episodio curioso: stava sognando di essere ghigliottinato nel corso della Rivoluzione francese; quando si svegliò, si rese conto che gli era caduta sul collo la testiera del letto. Si tratta, in realtà di situazioni che possiamo verificare anche noi. Se qualcuno, senza farci svegliare, ci spruzza dellacqua addosso mentre dormiamo, è probabile che noi sogneremo situazioni “umide” o “bagnate”, ad esempio di camminare sotto la pioggia. Lipotesi di Maury, successivamente, è stata in parte smentita. Egli riteneva, infatti, che dal momento in cui gli era caduta addosso la testiera del letto, il sogno si era sviluppato in pochi secondi, anche se poi a ricordarlo occupava più tempo: in realtà, il tempo dei sogni è reale. Allinizio del secolo scorso, sulla questione intervenne anche Sigmund Freud, che riteneva il sogno la strada maestra verso linconscio. Freud, cioè, sosteneva che, visto che quando sogniamo la mente cosciente non è in attività, tutte le emozioni, le idee, i pensieri che cerchiamo di scacciare quando siamo svegli riaffiorano mentre sogniamo. Tali immagini che potremmo definire disturbanti si tramutano, quindi, in sogni, ed essi diventerebbero comprensibili solamente dopo essere stati analizzati da uno psicanalista. Anche questa ipotesi dimostra diverse falle, nel senso che se è vero che a un certo sogno, o a una certa immagine, si può attribuire un significato, nessuno è in grado di assicurarci che esso sia il significato giusto. In opposizione alla teoria di Freud, ecco quella di Robert W. McCarley, neurofisiologo, che ritiene che i sogni non individuano un meccanismo di dissimulazione ma di attivazione: in questo modo si spiegherebbe perché spesso sogniamo attività quali scalare, correre, ballare, saltare. Vi è, inoltre, chi ritiene che durante il sogno rielaboriamo tutte le informazioni che abbiamo raccolto durante il giorno. Nella vita di tutti i giorni, infatti, attraversiamo un sacco di esperienze, ma non sempre abbiamo il tempo di concentrarci su di esse e di prenderle in considerazione con la dovuta attenzione. Secondo questa teoria, le informazioni importanti su cui non ci soffermiamo durante il giorno vengono comunque conservate dal nostro organismo, che ce le ripropone di notte sotto forma di sogno.
Simile a questa ipotesi è la teoria delle reti neurali. Le reti neurali sono gruppi di cellule del sistema nervoso per registrare i collegamenti tra gli eventi. Ogni rete sa registrare numerosi eventi. Tuttavia, questi con il tempo vanno a mescolarsi tra di loro, con il rischio di confusioni pericolose, o, addirittura, allucinazioni. I sogni intervengono in questo senso, rimettendo ordine, facendo chiarezza e pulizia tra le diverse immagini.
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