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Opinione scritta da: Redazione 14:48:43 07-01-2011
Il termine epilessia deriva dal greco “epilepsis” e significa “attacco”, nello specifico colpisce il sistema nervoso centrale. Questa patologia provoca convulsioni e perdita di coscienza, e può manifestarsi a qualsiasi età senza apparente motivo o causa. Una crisi epilettica può durare da pochi secondi a diversi minuti e può essere paragonata a una tempesta nel cervello, nei casi più gravi il soggetto colpito perde conoscenza, è attraversato da scosse e produce bava alla bocca. A volte è preceduta dall’AURA , cioè flash luminosi e varie sensazioni particolari che il soggetto colpito riconosce così da poter intervenire subito con i farmaci adatti anche se ciò non blocca la crisi ma la rende solo più lieve e più breve. Esistono diverse forme di epilessia ed è importante accertare il tipo di cui si soffre per impostare una efficace terapia, purtroppo ancora non si conosce l’effettiva causa di questa sindrome e neanche il modo per sconfiggerla definitivamente. Il 30% dei casi di epilessia è imputabile a carenza di ossigeno al momento della nascita, in altri casi è causata da gravi lesioni al cervello, tumori cerebrali, avvelenamenti, infezioni cerebrali o ictus. Alcune forme tuttavia sembrano essere genetiche. Nella maggior parte dei casi, comunque, la causa resta sconosciuta. Vediamo i tipi di epilessia conosciuti:
ASSENZA o piccolo male, il malato fissa nel vuoto ed è percorso da scosse muscolari.
CRISI TONICA, avviene con contrazioni dei muscoli degli arti e della schiena.
CRISI CLONICA, le scosse colpiscono tutto il corpo.
CRISI MIOCLONICA, scosse localizzate del tronco, braccia e gambe.
CRISI ATONICA, il malato cade avendo perduto tono muscolare e muove convulsamente la testa.
CRISI TONICO-CLONICA o grande male, i sintomi sono misti le scosse pervadono tutto il corpo e c’è perdita di coscienza.
Nella maggior parte dei casi questa patologia è tenuta sotto controllo attraverso la terapia farmacologica. Anche un regime dietetico particolare può essere utilizzato insieme a farmaci. In alcuni casi, in cui i farmaci e dieta non sono efficaci si fa ricorso alla chirurgia. Il tipo di trattamento prescritto dipenderà da diversi fattori comprese la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche, nonché la persona, l’età, lo stato generale di salute e la storia medica.
Affrontare questa sindrome con tempestività e coraggio è essenziale in quanto essa provoca disagio in chi la vive e in chi sta accanto al soggetto colpito. E’ necessario intervenire a livello educativo, sociale e psicologico. Se si hanno problemi quotidiani con la scuola, il lavoro e qualsiasi altra attività venga svolta è importante discuterne con un centro in grado di fornire cure e supporto psicologico.
Agire tempestivamente vi aiuterà a capire e affrontare i molti effetti dell’epilessia. Imparare a gestire lo stress aiuterà il soggetto a condurre una vita il più normale possibile.
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